Tosca in Love -
  Giacomo Puccini
Bearbeitung: Carlo Pirola

für Blasorchester/for Concert Band
Grade 3/4

 

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Tosca

Giacomo Puccinis ist ein Meister im Ausdruck von Stimmungen, die im Besonderen

Intimität durch leidenschaftliche Gefühle hervorruft. Ganz besonders gilt dies für die Oper „Tosca“. Hier öffnete der Komponist sein Herz für

Künstler und innig Liebende.

Die Oper „TOSCA“, wurde am 14. Januar 1900 im Teatro Costanzi in Rom zum ersten Mal aufgeführt. Sie spiegelt die unterschiedlichen Stimmungen der Protagonistin Tosca, ihres Liebhabers Cavaradossi und des hinterlistigen Scarpias.

Und sie zeichnet sich aus durch eine raffinierte Instrumentierung - ein erstes schillerndes Beispiel des Verismus im italienischen Musiktheater.

Auch heute noch bewegt Puccinis Musik das Publikum auf der ganzen Welt: Seine von einer verfeinerten Harmonie unterstützten Melodien - stilbildend für den beginnenden Verismus - sind auch heute noch lebendig und zeitgemäß.

Warum eine Veröffentlichung von „TOSCA in LOVE“ für Blasorchester?

Bei „Tosca in Love“ handelt sich um eine instrumentale Transkription der berühmtesten Arien der Oper, die die große Tradition der italienischen Opern verdeutlicht.

Der reichhaltige Klang des Blasorchesters eignet sich besonders für Puccinis Musik. Die Arbeit mit den Klangfarben ist in dieser Blasorchesterbearbeitung Zentrum für die Interpretation der hier vorgestellten Arien. Die „sprechenden“ Phrasen erzeugen idealerweise einen Dialog zu den Zuhörern, einfache und natürliche Melodielinien gehen darüber hinaus in zarter Ausdruckskraft zu

mächtigen und dynamischen Klangstrukturen über. Besonders im ergreifenden Epilog, der im Kontrast zum ersten Teil steht:

Deklamierter Lyrik in den Holzbläsern, die emotional zum Finale mit den Blechbläsern führt und gemeinsam den dramatischsten Moment der Oper abschließen.

Die Fantasie „TOSCA in LOVE“ ist bewusst für ein zeitgemäßes Blasorchester transkribiert, und zwar in einer einfacheren, rein instrumentalen Bearbeitung.

(Carlo Pirola, 2019)

 

Tosca

Una delle caratteristiche del compositore Giacomo Puccini è quella di saper rendere con la sola musica l’evocazione di una particolare atmosfera, ricreando attraverso i sentimenti e le passioni momenti di particolare intimità: quali una dichiarazione d’amore, la gelosia di una donna, il pensiero di un uomo innamorato che dà l’addio alla vita.

L’opera “TOSCA”, che fu rappresentata per la prima volta il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma, presenta i diversi stati d’animo della protagonista Tosca, del suo innamorato Cavaradossi e del perfido Scarpia, attraverso una raffinata strumentazione in aderenza alla realtà di un gusto nuovo, un primo smagliante esempio di verismo nel teatro musicale italiano. La musica di Puccini commuove ancora oggi le platee di tutto il mondo: la sua melodia assecondata da una raffinata armonia, crea un’inventiva appassionata, sempre viva ed attuale.

Perché una pubblicazione di “TOSCA in LOVE” per Banda? E’ una trascrizione strumentale delle romanze più famose dell’opera che sottolinea la grandetradizione del movimento operistico italiano.

L’altro aspetto è il convincimento che la Banda possiede anche una sonorità ricca di sfumature e adatta alla musica di Puccini. La scelta del tipo di suono da utilizzare in questa trascrizione bandistica è importante perché è la componente necessaria per l’interpretazione delle romanze qui presentate, adattate a tutto l’organico strumentale della banda. Sono frasi musicali capaci di mantenere un dialogo con gli ascoltatori, perché presentano situazioni interessanti e mutevoli, con una linea melodica semplice e naturale che passa dall’espressività delicata alle tinte forti e densamente dinamiche. Del resto basta pensare allo struggente epilogo rispetto al contrasto della prima parte:

quella sorta di declamato lirico (nella trascrizione è affidata alle ance) che porta emotivamente al finale con gli ottoni che evidenziano il momento più drammatico.

Nel I° atto, accanto ai brani propriamente lirici di grand’effusione amorosa quali “Qual’occhio al mondo…” troviamo “Mia gelosa! Sì, lo sento…” e successivamente lo slancio di “Recondita armonia…”.

Dal II° atto è tratta l’accorata preghiera di “Vissi d’arte..” che porta alla romanza più conosciuta del III° atto: “E lucevan le stelle…” con la sospirata frase di “Oh! Dolci baci, o languide carezze…” “L’ora è fuggita, e muoio disperato!”.

Questa fantasia di “TOSCA in LOVE” è volutamente trascritta per un organico Dolci baci, o languide carezze…” “L’ora è fuggita, e muoio disperato!”. Questa fantasia di “TOSCA in LOVE” è volutamente trascritta per un organico moderno bandistico, in un adattamento strumentale di facile esecuzione.

(Carlo Pirola, 2019)